Teate forma urbis

Nell’autunno 2004 a Chieti, in Piazza Valignani, davanti all’ingresso del teatro, indagini archeologiche hanno restituito un ambiente caratterizzato da un mosaico decorato da quadrati e stelle di losanghe, datato alla prima metà del II sec. d.C. e caratterizzato da un cartiglio ovale con iscrizione in tessere bianche su fondo nero. Nell’ambito di una ristrutturazione degli edifici che si affacciano sul Corso Marrucino, sempre a Chieti, sono emersi resti di strutture in opera quasi reticolata caratterizzate da pavimenti musivi con motivi a cancello e piccoli disegni su fondo scuro, databili all’inizio del I sec. a.C., e nell’ambito delle stesse indagini, ambienti pertinenti ad una domus che si caratterizzano per una varietà di decorazioni musive pavimentali, quali ad esempio: un tappeto in tessere nere con crocette di quattro tessere bianche, uno a fondo bianco e disegni geometrici riquadrati da fasce nere, uno con un disegno geometrico a riquadri neri, e ancora, un tappeto a fondo bianco con doppia cornice di cui l’esterna a triangoli neri, uno a rombi con linee nere su fondo bianco e cornice in tessere nere, uno in tessere bianche con fascetta perimetrale nera e diversi tappeti caratterizzati da complicati motivi geometrici (datati al I sec. d.C.).