Atri e l’Atriatico. Itinerari artistici in Atri e nei comuni del suo comprensorio

Un itinerario archeologico guida il lettore per le strade della moderna Atri (Te) attraverso le memorie dell’antica Hatria. Nell’atrio del Palazzo Municipale un’iscrizione musiva databile tra il II secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C.; resti di un pavimento musivo in bianco e nero con motivi a treccia e a rombi, datati al I secolo d.C., musealizzati sulla parete ovest di un edificio all’imbocco di Via Ferrante e con tutta probabilità pertinenti ad un tablino circondato da tre aree triclinari; un pavimento musivo in bianco e nero con scene marine (pesci, delfini, serpentelli), datato alla metà del II secolo d.C. e pertinente ad un impianto termale, al di sotto del presbiterio della Cattedrale; nel chiostro della Cattedrale: un lacerto musivo policromo con motivo vegetale di viticci con foglie a calice, databile al I secolo d.C. ed un lacerto musivo in bianco e nero con cavallo marino, databile alla metà del II secolo d.C.; nell’atrio della cripta della Cattedrale un mosaico pavimentale con motivi geometrici, in bianco e nero, trecce multiple continue e nastri concentrici ed un frammneto musivo pavimentale in bianco e nero con motivo di cerchi intersecantisi a formare delle stelle, databile tra la fine del II secolo d.C. e la I metà del III secolo d.C.