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L'atrio dell'insula episcopalis di Napoli: problemi di architettura e topografia paleocristiana e altomedievale

Identifiant AIEMA22-1518
auteur du texteEBANISTA Carlo
publication collectiveTardo Antico e Alto Medioevo: filologia, storia, archeologia e arte
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 307-375
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Nell’ambito di un approfondita rilettura delle evidenze archeologiche rinvenute nell’insula episcopalis di Napoli, opportunamente corredata da nuovi rilievi e piante, si descrivono i lacerti musivi, risalenti alla seconda metà del V secolo, conservati nei sottarchi e nelle ghiere dell’atrio paleocristiano del complesso. La decorazione superstite dell’arcata centrale del colonnato est, composta da sei lacerti in tessere di pasta vitrea policroma o lapidee bianche, è costituita da una cornice gemmata nella ghiera e, nel sottarco, da un festone di foglie e frutti su fondo blu, nascente e terminante in vasi troncoconici biansati, di cui si presenta una precisa ricostruzione grafica. Nella parte finale del saggio si ripercorre la vicenda critica dei mosaici paleocristiani del ‘grande edificio’ emerso nello scavo nel cortile della curia, fornendo una serie di precisazioni circa la planimetria del sito, le quote dei reperti e in generale del contesto archeologico.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 307-375, fig. 21-27, 37-38, n.b.
Éditeur : Napoli, Arte tipografica
publié dans le bulletin2011-22