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Novità archeologiche sull’Aedes Mercurii del Foro di Tusculum

Identifiant AIEMA22-1755
auteur du texteNÚÑEZ MARCÉN J.
publication collectiveLazio e Sabina. Atti del Convegno. Sesto Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina (Roma, 4-6 marzo 2009)
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 293-297
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Nel corso delle campagne di scavo archeologico svolte dall’Università dei Paesi Baschi sotto il coordinamento dell’Escuela Espanola de Historia y Arqueologia en Roma presso il settore sud-occidentale del Foro di Tusculum, occupato dall’Aedes Mercurii, è stato riportato in luce il rivestimento pavimentale del pronao dell’edificio, probabilmente di epoca successiva rispetto a quella di impianto (fine del II secolo a.C./primi decenni del I secolo a.C.). Si tratta di un cementizio a base fittile con tessere musive bianche connesso ad una soglia decorata da un motivo a meandri, tramite cui si aveva accesso alla cella. Nel corso di alcuni interventi di ristrutturazione dell’edificio condotti in età tiberiana la cella fu interessata da una ripavimentazione costituita da un mosaico bordato da fasce in colore contrastante che definiscono un campo monocromo bianco con tessere disposte a ordito di filari paralleli. Nel tessellato è presente una tabula ansata campita, presso il margine occidentale, dalla sigla EC, forse allusiva ad un’opera di restauro per iniziativa di un collegium. Infine, presso la terrazza che fiancheggiava il tempio a sud, sono stati rinvenuti alcuni lacerti di un rivestimento pavimentale costituito da commessi laterizi disposti a spina di pesce.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 293-297
Éditeur : Rome, Quasar
Colloque : 2009, Rome
publié dans le bulletin2011-22