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Late antique mosaics and their archaeological context

Identifiant AIEMA23-275
auteur du texteBALDINI LIPPOLIS Isabella
publication collectiveArchaia : Case Studies on Research Planning, Characterisation, Conservation and Management of Archaeological Sites
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 379-389
nombre d’illustrations
langue du texteanglais
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Le tecniche edilizie e decorative, in particolare dei rivestimenti pavimentali, riflettono le trasformazioni sociali, economiche, religiose e culturali che caratterizzano la Tarda Antichità. Le informazioni ricavate dallo studio dei pavimenti, contestualizzati e sottoposti, secondo le moderne metodologie, ad analisi archeologica, stilistica, iconografica, delle tecniche e dei materiali utilizzati, possono essere utili non solo a fini conservativi, ma anche nella comprensione dei complessi edilizi e della classe sociale che ne ha commissionato i modelli. Il mosaico della Villa del Casale di Piazza Armerina con le cosiddette atlete in bikini, in connessione con eroti e bambini che giocano a palla raffigurati sulle pareti, non costituirebbe, ad esempio, il riferimento ad un’attività reale svolta in villa, ma sarebbe da connettersi alle pratiche competitive infantili e femminili quali espressione di status. Nella domus di via Dogana (V sec. d.C.) a Faenza, la raffigurazione di Achille diventa un simbolo dell’apoteosi eroica per un proprietario cosciente e orgoglioso della sua cultura classica. A Palazzo Gioia (IV-V secc. d.C.) a Rimini, una processione di clientes decora il mosaico di un corridoio, mentre una Venere con lo specchio rappresenterebbe la trasformazione mitologica della domina. Nel Palazzo di Teodorico a Ravenna sono raffigurati Apollo, le Stagioni, Bellerofonte e la Chimera, oltre a pannelli con venationes, scene di giochi circensi, ecc. Dalla domus di via D’Azeglio proviene un mosaico (di IV sec. d.C., con tessere d’oro e di vetro) raffigurante un giovane pastore con due pecore, probabile riferimento alla tradizione dionisiaca con augurio di prosperità per il dominus. I mosaici di Piazza Ferrari a Rimini, tagliati dalle sepolture della necropoli bizantina, mostrerebbero le trasformazioni dell’edilizia residenziale basata sul tipo della domus degli ultimi rappresentanti dell’aristocrazia e la nascita di una diversa concezione di città.
classement
pays - classement<non spécifié>
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 379-389,16 ill., 2 plans.
Éditeur : Oxford, Archaeopress
Collection : BAR International Series
publié dans le bulletin2013-23