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Persistenze tardoantiche nelle stesure musive pavimentali del Medioevo

Identifiant AIEMA23-325
auteur du texteTROVABENE Giordana
publication collectiveDécor et architecture en Gaule entre l'Antiquité et le haut Moyen Âge : mosaïque, peinture, stuc. Actes du colloque international (Université de Toulouse II-Le Mirail, 9-12 octobre 2008)
ISBN2-910763-22-6
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 699-708
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Il contributo prende in esame l’insistenza di motivi decorativi tipici della Tarda Antichità, a supporto delle partizioni figurate presenti nei mosaici pavimentali medievali. A questo proposito sono valutate le relazioni del mosaico con, ancora nel Medioevo, lo spazio architettonico romanico, di cui è parte integrante fin dal momento della costruzione dell’edificio, al fine di individuare i possibili nessi tra la struttura e le sue decorazioni. Sono presi in esame soprattutto contesti musivi italiani (Bobbio, Pavia, Cremona, San Benedetto Po’, Castione dei Marchesi, Monte San Savino, Aosta, Asti, Vercelli, Casale Monferrato, ecc.) e francesi (Die, Ganagobie, Saint-Paul-Trois-Châteaux, Saint-André-de-Rosans, ecc.), quali testimonianze di continuità per quanto concerne i moduli ornamentali e il sistema partizionale del mosaico medievale. Del resto, anche se non provata, l’esistenza di cartoni preparatori, desunti per lo più dai codici miniati che proponevano i modelli decorativi della tradizione tardoantica, è plausibile soprattutto nella misura in cui si può sostenere la mobilità delle maestranze ancora nel Medioevo. (Résumé de l’auteur.)
classement
pays - classement<non spécifié>
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 699-708, 12 ill.
Éditeur : Bordeaux, Fédération Aquitania
Collection : Aquitania
Colloque : 2008, Toulouse
publié dans le bulletin2013-23