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Persistenza e innovazione delle iconografie classiche nell’immaginario tardoantico

Identifiant AIEMA23-375
auteur du texteGHEDINI Francesca
publication collectiveCostantino 313 d.C. : l’editto di Milano e il tempo della tolleranza. Catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 25 ottobre 2012 - 17 marzo 2013)
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tomaison
paginationp. 76-81.
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Il repertorio mitologico tra IV e V secolo d.C. si caratterizza per il recupero di schemi e modelli tradizionali, risemantizzati alla luce delle nuove istanze sia sociali sia religiose. Esso è diffuso su diversi tipi di supporti. La raffigurazione di Bellerofonte in chiave trionfalistica è, per esempio, presente nei pavimenti mosaicati delle grandi sale da ricevimento di domus e ville. Per rappresentare il mito di Meleagro e Atalanta si afferma, invece, l’iconografia venatoria, come si può constatare in alcuni mosaici di Antiochia, sia in uno dalla cosiddetta Villa Costantiniana a Dafne sia un altro dal Complesso Yakto.
classement
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mot matière
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commentairep. 76-81.
Éditeur : Milan, Electa
publié dans le bulletin2013-23