Il mosaico del monastero di Santa Caterina nel Sinai. Riflessioni sul trattamento delle lacune

Il mosaico della Trasfigurazione di Cristo che decora l'abside e l'arco trionfale della Basilica del Monastero di Santa Caterina sul Sinai rappresenta una delle pagine salienti dell'arte monumentale bizantina del VI secolo. Il mosaico ha un'ampiezza di 46 mq ed è articolato in due distinte zone narrative che corrispondono all'arco e all'abside. Nell'abside è raffigurato il Cristo, al centro, su fondo oro e racchiuso in una mandorla realizzata con tessere che vanno dall'azzurro al blu, che rivela la sua duplice natura ai suoi tre primi apostoli, Pietro, Giacomo e Giovanni, alla presenza dei profeti Elia e Mosè; otto raggi di luce, realizzati con tessere oro e argento, si irradiano dal Cristo e colpiscono gli apostoli Giacomo e Giovanni e i profeti Elia e Mosè, posti ai lati, mentre Pietro è steso ai piedi del Cristo. La scena è incorniciata da una fascia di 19 medaglioni con busti di profeti, l'abate Longino sul lato destro e il diacono Giovanni su quello sinistro. Un'iscrizione dedicatoria che ricorda i nomi dei donatori, dell'abate Longino e del presbitero Teodoro separa la fascia dei medaglioni dalla scena centrale superiore. Nel sottarco corre una fascia con tondi che rappresentano gli apostoli e gli evangelisti ; tra questo e l'arco soprastante, due angeli in volo convergono verso il centro rappresentato da un clipeo con l'agnello di fronte alla croce. Sull'arco trionfale sono rappresentate, a sinistra, la scena di Mosè al cospetto del roveto ardente nell'atto di togliersi i calzari e, a destra, la scena della consegna delle Tavole della legge a Mosè sul monte Sinai.