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Il tappeto di Giona : interpretazioni interne e relazioni esterne

Identifiant AIEMA23-1089
auteur du texteBISCONTI Fabrizio
publication collectiveLa basilica di Aquileia : storia, archeologia ed arte. Atti della XL Settimana di Studi Aquileiesi, 7-9 maggio 2009
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 217-235
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Il tema ispirato alla figura biblica di Giona, letto in chiave cristologica, si diffonde tra III e IV secolo d.C., perdurando ancora nel Medioevo. Tale ciclo, per quanto riguarda la prassi decorativa, appare essere un'invenzione romana, con immediata e larga diffusione sia in pittura sia in scultura. Il tappeto musivo di Giona nell'aula sud della basilica aquileiese si inserisce perfettamente in tale filone culturale, sfruttando a pieno il contesto marino di matrice africana, secondo una variatio ben nota. L'ipotesi, perciò, che le tre scenette con il protagonista del racconto, insieme all'epigrafe, siano state inserite in un secondo momento, rispetto ad una prima redazione squisitamente pagana, non ha fondamento.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairevol. 1, p. 217-235, ill. n.b
Éditeur : Trieste, Editreg
Collection : Antichità altoadriatiche
Colloque : 2009, Aquileia
publié dans le bulletin2013-23