Le domus di Ateste all’indomani della fondazione della colonia aziaca
Identifiant AIEMA | 23-1192 |
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auteur du texte | RINALDI Federica |
publication collective | Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7). Il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina. Atti delle giornate di studio (Padova, 10-11 aprile 2008) |
liens | <non spécifié> |
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pagination | p. 11-26 |
nombre d’illustrations | |
langue du texte | italien |
traduit de | <non spécifié> |
langue du résumé (si présent) | <non spécifié> |
renvoi BullAIEMA | <non spécifié> |
résumé de l'AIEMA | :
Studio dell’edilizia residenziale di Ateste, trasformata, dopo Azio, da municipium (49-42 a.C.) a colonia di veterani, attraverso la sistematizzazione dei dati topografico-urbanistici, integrati a quelli relativi allo studio degli apparati decorativi immobili, e di quelli sulla programmazione urbanistica e sulla tipologia degli edifici residenziali.
Dei 6 contesti abitativi analizzati, la domus dei Signini è datata alla metà del I sec. a.C. in base allo stile delle pavimentazioni in cementizio decorato, in commessi laterizi e in tessellato bicromo (tra cui uno con tessere rettangoli disposte «a canestro»).
Una delle domus di via Settabile ha restituito un pavimento in tessellato con decorazione figurata (nuotatori negroidi, fine I sec. a.C.-inizi I sec. d.C.). A età postcoloniale si data la domus ad atrio del Serraglio Albrizzi, che si amplia con l’aggiunta di un nucleo di ambienti con funzione tricliniare, pavimentati in tessellato (tra i quali uno con decorazione a losanghe e quadrati).
Una domus presso il Cimitero Maggiore ha restituito una pavimentazione in cementizio con pannello musivo centrale, mentre i cementizi a base fittile con inserti di tessere e i tessellati con decorazioni geometriche e figurate di via Settabile-Serraglio Albizzi si inquadrano nella tradizione culturale medio-italica e pompeiana d’età tardorepubblicana-primoimperiale, quelli con pseudo-emblema (via dei Pilastri, II fase domus Serraglio Albrizzi) si allineano alla produzione bicroma geometrica (della prima metà del I sec. d.C.) e figurata (fine I-prima metà II sec. d.C.). L’assenza di interventi edilizi e i numerosi restauri riscontrati su molte delle superfici pavimentali dopo il III sec. d.C. testimoniano la progressiva decadenza della città. |
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pays - classement | Italie |
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personne citée | <non spécifié> |
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commentaire | p. 11-26, 9 ill. n.b. Éditeur : Rome, Quasar Collection : Antenor Quaderni Colloque : 2008, Padoue |
publié dans le bulletin | 2013-23 |