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Il Riuso dell’antico nel Piemonte medievale

Identifiant AIEMA22-1574
auteur du texteMARITANO Cristina
liens<non spécifié>
ville et éditeurPisa : Edizioni della Normale
collectionTesi, Classe di Lettere, 3
année de publication2008
nombre de volumes
pagination62 p.
nombre d’illustrations
langueitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Studio sul reimpiego di materiali antichi negli edifici di epoca medievale in Piemonte. Nel corso del lavoro vengono considerati (o solamente citati) alcuni pavimenti : a Torino, nella cripta della chiesa di Santa Maria (prima metà XI secolo), di recente scoperta, presso l’altare vi era un tratto di pavimento lastricato con frammenti di sarcofago romano (p. 15). Il pavimento della cattedrale romanica di Novara, consacrata nel 1132 e demolita nell’Ottocento, sopravvive in parte nel presbiterio della cattedrale attuale: realizzato in tessere e inserti di marmi, è decorato con scene bibliche e figure simboliche ; un documento medievale della Biblioteca Capitolare di Novara contiene indicazioni sull’apparato figurativo ; degli inserti marmorei, la croce in porfido già collocata davanti all’altare maggiore è ora nel palazzo vescovile, mentre sono scomparse le tre grandi rotae marmoree della navata centrale ; per l’organizzazione del pavimento, rara in Italia settentrionale, si propone un confronto con la basilica vaticana (p. 36-45, fig. 19-22). A Tortona si ricorda la scoperta, nel 1821, di un pavimento in opus sectile di quadrati di marmo bianco e ardesia, con tondi in marmi colorati (p. 61 nota 12).
compte rendu<non spécifié>
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
commentaire62 p., ill. n.b.
publié dans le bulletin2011-22