Arezzo romana, un nuovo mosaico

Arezzo ha restituito un mosaico di straordinaria bellezza. L’estensione e i motivi decorativi fanno pensare al pavimento di un’aula della parte termale oppure ai balnea di un’ampia domus del II secolo d.C. Singolare il motivo del decoro: oche e delfini, animali di terra e di mare associati, che nuotano. Il tappeto musivo, rinvenuto da Silvia Vilucchi, della Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, durante i lavori di risanamento del piano cantinato del Palazzo Lambardi, è pressocchè intatto. La domus di Palazzo Lombardi rientra nella fase di sviluppo urbanistico che si constata ad Aretium a partire dall’età augustea e per tutto il I e il II secolo d. C., con espansione dei quartieri ricchi proprio al di fuori delle mura etrusche che correvano a monte.