Ville imperiali nel Sannio romano

Gli scavi della villa romana a Roccavivara, loc. S. Maria di Canneto, hanno messo in luce ambienti della parte padronale, di I sec. a.C., pavimentati in mosaici policromi a decorazione geometrica. I mosaici furono messi in opera su precedenti pavimenti in cementizio a base fittile dopo un’inondazione, documentata da uno spesso strato melmoso. Anche i pavimenti di tre ambienti delle terme, obliterati dal successivo impianto della chiesa, sono pavimentati con mosaici posti su precedenti pavimenti in cementizio a base fittile. Due di essi sono policromi, a decorazione geometrico-figurata (uccelli su rami in esagoni, alternati a quadrati variamente campiti, tralci e volute in quadrati e rettangoli attorno ad un emblema che raffigura un felino). Il terzo è bicromo, decorato a meandri e cerchi. La villa di S. Fabiano, come la precedente gravitante nell’orbita del municipio di Terventum, presenta un ampio loggiato, colonnato e pavimentato in cementizio a base fittile, su cui si affacciano gli ambienti padronali, una serie di stanze con un atrio centrale pavimentato in marmo policromo e mosaico. La maggior parte dei pavimenti delle stanze è in cementizio a base fittile con inserti in mosaico. Nella villa di Matrice la quasi totalità degli ambienti è pavimentata in cementizio, benché dall’ala N provengano frammenti di pavimento a mosaico. Nella villa di S. Martino in Pensilis, alla parte padronale è pertinente un ambiente, originariamente pavimentato in mosaico, al centro del quale è un grosso pozzo, da cui provengono numerosi frammenti di anfore.