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Una domus con mosaici a Tifernum Metaurense (Sant’Angelo in Vado)

Identifiant AIEMA23-1429
directeur de publicationTORNATORE Michela
revue<non spécifié>
fascicule<non spécifié>
descriptif du colloque<non spécifié>
liens<non spécifié>
ville et éditeur[Ancona] : Soprintendenza Archeologica delle Marche
collection<non spécifié>
année de publication2006
nombre de volumes
pagination125 p.
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
L’opera è una raccolta di studi sui rinvenimenti archeologici effettuati a Sant'Angelo in Vado, l’antica Tifernum Metaurense, dove è stato individuato un quartiere residenziale di epoca romana. Sono state indagate due domus, una delle quali ha restituito numerosi mosaici in ottimo stato di conservazione, datati, su basi stratigrafiche, alla fine del I d.C. Nell’atrio: tessellato in bianco e nero con una raffigurazione di Nettuno e Anfitrite su carro tirato da due ippocampi e con tre delfini posti in basso. Nel peristilio: mosaico geometrico bianco e nero con file alternate di esagoni e losanghe delineati in nero su fondo bianco; ogni losanga ne contiene un’altra campita in nero. Nel vano identificato come tablinum: composizione centralizzata, circondata da una cornice a triangoli isosceli sovrapposti, che contiene un grande scudo, decorato da triangoli bianchi e neri decrescenti, al centro del quale si trova il busto di Bacco coronato da pampini. Negli angoli di risulta, tra cornice quadrata e rota centrale, figure femminili la cui parte inferiore è formata da un cespo di acanto da cui si dipartono viticci con foglie di acanto, vite ed edera. A lato di questa sala si apre un corridoio con mosaico geometrico bianco e nero, ma con inserzione di tessere gialle in un unico punto. La decorazione è composta da quattro grandi quadrati affiancati, ognuno dei quali contiene un motivo geometrico differente: una stella di otto losanghe, una rete di esagoni, un esagono centrale circondato da sei quadrati e sei triangoli e, infine, una stella di otto esagoni circondata da rombi e quadrati. Sull’altro lato del tablinum ambiente che reca al centro una rete di meandri a svastiche e losanghe delineata in nero su fondo bianco. In un'altra sala affacciata sul lato nord del peristilio rete di meandri a svastiche e quadrati. I meandri sono delineati da cornici con treccia a due capi e file di triangoli isosceli neri sovrapposti. Al centro dei quadrati si notano delle raffigurazioni di difficile interpretazione, forse delle lucerne. Sul lato est del peristilio si aprono tre vani: nel primo soglia in mosaico bianco e nero con motivi vegetali, che si dipartono da un cespo di acanto, e animali inseriti tra i viticci; al centro della stanza composizione geometrica, dalla sobria policromia, con quadrati e rettangoli riempiti da moltissimi motivi (rete di esagoni, pelte, trecce a due capi, triangoli, ecc.). Tappeto centrale e soglia sono circondati da una treccia a tre capi policroma. Segue la sala dalla decorazione più raffinata della domus, forse il triclinio: verso l’ingreso soglia in mosaico bianco e nero con scena di caccia. Il centro del mosaico è circondato da un’ampia fascia decorata in bianco e nero con stelle di otto losanghe e quadrati di due moduli diversi riempiti da elementi geometrici e vegetali stilizzati. Al suo interno una composizione policroma con ottagoni a lati concavi e circonferenze di due moduli diversi. Le figure geometriche sono delineate da una treccia a due capi e ciascuna contiene animali e figure umane. Al centro del vano pseudo-emblema con la lotta tra un polipo, una murena e una aragosta. La terza sala affacciata sul peristilio (vano 9) mostra una cornice quadrata, decorata da triangoli isosceli sovrapposti con i lati brevi concavi e campiti in nero; racchiude un cerchio ornato da una composizione geometrica policroma: da un esagono centrale, con la testa di Medusa, si dipartono quadrati e rombi circondati da una treccia a due capi policroma e recanti, al loro interno, motivi geometrici (meandri) e vegetali (fiori di varie tipologie). Negli spazi di risulta tra la circonferenza centrale e la cornice quadrata esterna si vedono due kantharoi e due vasi da cui nascono dei racemi neri su fondo bianco. Sul lato settentrionale della domus è situato anche un piccolo impianto termale con una stanza pavimentata con semplice tessellato bianco e un corridoio con tessere policrome senza alcun ordine.
compte rendu<non spécifié>
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
commentaire125 p., ill., plans.
publié dans le bulletin2013-23