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Mosaici scomparsi di Roma sul colle Celio. Le riproduzioni settecentesche nei disegni di Gaetano Piccini del codice Corsini e nel volume de “Le pitture antiche delle Grotte di Roma” di Pietro Santi Bartoli e Francesco Bellori

Identifiant AIEMA22-1652
auteur du texteTACCALITE Francesca
publication collectiveAtti AISCOM XIII (Canosa di Puglia, 21-24 febbraio 2007)
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tomaison
paginationp. 433-442
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
La documentazione d’archivio, disegni e acquerelli, relativa ai mosaici che furono ritrovati nel ‘700 tra via della Navicella e la chiesa di S. Stefano Rotondo, assume nuovo interesse alla luce dei più recenti studi sul Celio. L’Autrice prende infatti in considerazione tre mosaici, uno con un busto di divinità al centro di un complesso gioco di racemi, uno con la rappresentazione della lotta tra Eracle ed un Centauro entro una ricca cornice vegetale e il terzo con una testa di Medusa al centro di uno scudo di bipenni, per orientare la sua ricerca sui confronti iconografici e sulla presumibile collocazione dei pavimenti.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 433-442, 6 ill. n.b.
Éditeur : Tivoli, Ed. Scripta Manent
Colloque : 2007, Canosa di Puglia
publié dans le bulletin2011-22