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Pavimenti in cementizio e mosaici a Rhegium Iulium

Identifiant AIEMA23-1347
auteur du texteAGOSTINO Rossella ; MALACRINO Carmelo G.
publication collectiveAtti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011)
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 575-590
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Indagini effettuate in piazza Vittorio Emanuele II tra il 2009 e il 2010 hanno portato in luce lacerti di pavimenti cementizi a base litica o mista, di prima età imperiale. Ben 39 contesti presentano pavimentazioni musive, alcune delle quali documentate solo da fonti d’archivio; alcune in bianco e nero, altre monocrome, due in pasta vitrea. Tra quelli in bianco e nero un pavimento da un complesso termale rinvenuto nel 1886-1887, articolato in una composizione romboidale di esagoni e losanghe adiacenti e delineati. Nel 1913 durante gli scavi lungo l’attuale corso Vittorio Emanuele III, venne in luce un altro complesso termale con pavimentazioni musive in bianco e nero: nel vano I un mosaico con motivo geometrico a riquadri entro un bordo decorato da file di archi ornati di foglie di edera e al centro un fiorone nero di 12 elementi secanti. Del vano VI si conosce solo un frammento di bordura a treccia; nel grande vano V, all’interno di un bordo a treccia, una composizione ortogonale di fiori con effetto di doppio reticolato dritto e obliquo con petali a boccioli di rosa e palmette e un riquadro con una figura animale entro racemo di acanto. Nel 1922 sempre in via Marina si scoprì un articolato mosaico figurato in b/n con due gruppi di tre figure in tessere nere entro una doppia fascia e, al centro, due rami di palma affiancati da corone. Delle sei figure rappresentate due, nude, sono di atleti impegnati in una gara di pancrazio e le altre a destra in una gara di pugilato. In entrambi i gruppi la figura vestita di mantello è identificabile con l’allenatore-giudice. Interessante è la presenza dei nomi degli atleti, in greco, purtroppo frammentari: tra questi Damas, figlio del più famoso Marcus Aurelius Demostratus Damas, vincitore ad Olimpia nel 177 e nel 179 d.C. Ancora un altro mosaico in b/n e disegno geometrico si rinvenne nel 1925 in piazza Duomo. Per quello che riguarda i tessellati policromi tra i più ricchi e complessi quello scoperto per la costruzione dell’hotel Miramare nel 1925, che presenta un alto bordo con ramo di alloro a foglie contrapposte intervallate da fogliette che inquadra l’ampio campo interno con una composizione ortogonale di meandri di svastiche disegnati da trecce policrome a due capi su fondo scuro. Quadrati e rettangoli mostrano vari motivi decorativi: quadrato centrale caricato da un nodo di Salomone tra due pelte affrontate e policrome; una composizione di cerchi intersecantisi in colori contrastanti; una composizione ortogonale di squame bipartite adiacenti. Scavi all’interno della villa Comunale portarono in luce un grande mosaico policromo, poi reinterrato, con una articolata composizione ortogonale di quadrilobi di pelte attorno ad un quadrato sulla diagonale e di ottagoni concavi non contigui. Infine un mosaico trovato nel 1904 ma poco noto, composto da un tondo centrale bordato da una ghirlanda di alloro, al centro del quale è una figura maschile armata di lancia e intorno una composizione di quadrati con figure di animali (ariete, cavallo, tigre, quadrupede, leone, felino e cinghiale).
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 575-590, 15 ill. n.b.
Éditeur : Tivoli, Scripta Manent Edizioni
Colloque : 2011, Teramo
publié dans le bulletin2013-23