Iulium Carnicum : storia ed epigrafia

Pavimento del triclinio di una domus, vicina al lato occidentale delle terme, realizzato in cementizio (cocciopesto) decorato con un motivo a crocette bicrome e crustae policrome alternate, delimitato da una fascia con motivo a scacchiera bicroma (b/n); adiacente a uno dei lati brevi del riquadro centrale un’iscrizione a mosaico molto lacunosa: [---] pr [---] bo Phil(o), terzo quarto del I sec. d.C. Nella basilica paleocristiana è stato rinvenuto un lacerto di tessellato policromo (tessere in calcare bianco, grigio, nero e cotto rosso e giallo); la decorazione si articola in tre zone: una a stelle a otto punte e quadrati caricati da croci e nodi; la seconda con due cerchi concentrici caricati da un motivo a croce, alternati a quadrati tangenti per punta caricati da meandri; la terza ornata da un reticolo di rettangoli caricati da rombi e di quadrati caricati da nodi. Il lacerto conserva anche i resti di due iscrizioni (in mosaico) indicanti la dedica di 300 piedi di pavimentazione da parte di Vigilio e Domnica e da parte di Profuturo e Matura.