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Su un lacerto pavimentale in opus sectile nella basilica di Porto (Roma)

Identifiant AIEMA22-1536
auteur du texteBRUNO Matthias ; LIONETTI Anna Lucia ; MAIORANO M. ; VIOLANTE Sabrina
publication collectiveAtti AISCOM XIII (Canosa di Puglia, 21-24 febbraio 2007)
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 397-406
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
Indagato già alla fine dell’800, l’edificio di Porto è stato oggetto di un nuovo scavo, in corso dal 1991, che ne ha permesso l’identificazione con la basilica paleocristiana, articolata in tre navate e preceduta da un ampio quadriportico. Il primo impianto, realizzato verso la metà del IV secolo, si sovrappose a strutture precedenti con funzione presumibilmente annonaria e mercantile, trasformate in complessi residenziali tra la fine del III e gli inizi del IV secolo. Ad uno di questi contesti viene ricondotto un grande ambiente decorato da un mosaico bianco e nero con modulo quadrato con fiore a quattro lobi inscritto e da un opus sectile pavimentale composto da quadrati inscritti (modulo Q2 o Q3) e da un motivo complesso con sviluppo angolare ad ottagoni, entrambi conservati prevalentemente nelle sole impronte leggibili sulla malta di allettamento e solo in parte riconducibili a giallo antico, pavonazzetto, serpentino e porfido, nella quasi totalità elementi di reimpiego. I confronti citati sia per la porzione a mosaico che per l’opus sectile, consentono agli autori di ricostruire l’impianto residenziale precedente la basilica e di sottolineare lo sforzo di riprendere schemi articolati e complessi della prima età imperiale e non solo di riutilizzare materiale di recupero.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 397-406, 10 ill. n.b.
Éditeur : Tivoli, Ed. Scripta Manent
Colloque : 2007, Canosa di Puglia
publié dans le bulletin2011-22