Il complesso termale nell’area dell’anfiteatro romano di Ancona : considerazioni preliminari sulle fasi e sulle tipologie pavimentali
Identifiant AIEMA | 23-1086 |
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auteur du texte | CIUCCARELLI Maria Raffaella ; BIONDI Simone ; TASSINARI Cristian ; VALLI Erika |
publication collective | Atti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011) |
liens | <non spécifié> |
tomaison | |
pagination | p. 133-146 |
nombre d’illustrations | |
langue du texte | italien |
traduit de | <non spécifié> |
langue du résumé (si présent) | <non spécifié> |
renvoi BullAIEMA | <non spécifié> |
résumé de l'AIEMA | :
Il rinvenimento dell’ampio ambiente mosaicato delle terme, vano L, nel quale è possibile riconoscere il frigidarium, si colloca nel 1960. L’analisi del rivestimento pavimentale, per quanto resa difficoltosa dagli interventi di restauro moderni, consente di distinguere i numerosi interventi di ripristino, modifica e alterazione di cui fu oggetto la superficie musiva.
Il vano è accessibile da due porte, una aperta verso il muro perimetrale dell’anfiteatro, che mette in comunicazione con l’ambiente O, e una collocata nella parete opposta, verosimilmente da intendersi come ingresso principale allo stabilimento.
Tutta la parte di stanza posta a sud della piscina è pavimentata con un esteso mosaico geometrico in bianco e nero, racchiuso entro una doppia cornice continua di colore nero, che diviene curvilinea in corrispondenza della pedana antiscivolo per assecondare l’andamento delle lastre di trachite. Entro queste cornici si svolge un semplice motivo a scacchiera composto da quadrati bianchi e neri marginato da una cornice composta dall’alternanza di due tratti neri e due bianchi. Negli spazi di risulta tra la scacchiera e la cornice curvilinea sono inseriti due delfini neri di grandi dimensioni, posti in maniera speculare tra loro e capovolti rispetto all’ingresso principale.
Quasi al centro della scacchiera si sviluppa un’epigrafe a sviluppo fortemente orizzontale, organizzata su due linee di scrittura e orientata in maniera tale da essere letta da chi accedeva all’ingresso principale.
Si ha traccia di un secondo ambiente pavimentato a mosaico nel vano H, di cui è visibile all’interno dell’area di scavo una minima porzione, corrispondente all’angolo orientale della stanza, dove si conserva un tessellato a fondo bianco in cui è delineata una cornice continua nera.
A questo momento iniziale del complesso terme-anfiteatro fa seguito una seconda fase di modifiche strutturali databili tra l’avanzato I secolo d.C. e il secolo successivo. L’ambiente L non viene risparmiato; in primo luogo l’asportazione della struttura del labrum comportò la realizzazione di una pavimentazione a tamponatura della lacuna; qui venne eseguito uno pseudo-emblema quadrangolare composto da una cornice esterna bianca, seguita da una fascia con matassa bianca su fondo nero, entro cui si trova un ottagono bianco con lati di 15 cm. |
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pays - classement | Italie |
mot matière |
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personne citée | <non spécifié> |
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pièce jointe | <non spécifié> |
commentaire | p. 133-146, 12 ill. n.b. Éditeur : Tivoli, Scripta Manent Edizioni Colloque : 2011, Teramo |
publié dans le bulletin | 2013-23 |