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Il fenomeno del restauro antico nei pavimenti romani dell’Emilia Romagna

Identifiant AIEMA23-1190
auteur du textePAOLUCCI Giovanna ; QUARELLO Manuela
publication collectiveAtti del XVII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Teramo, 10-12 marzo 2011)
liens<non spécifié>
tomaison
paginationp. 515-522
nombre d’illustrations
langue du texteitalien
traduit de<non spécifié>
langue du résumé (si présent)<non spécifié>
renvoi BullAIEMA<non spécifié>
résumé de l'AIEMA
:
A seguito della schedatura sistematica del repertorio musivo dei centri urbani dell’Emilia Romagna, è stato possibile fornire i risultati preliminari riguardanti gli interventi di restauro antico nei pavimenti romani. Le tipologie adottate fanno riferimento ai restauri con tessere (risarcimenti o ricostruzioni), ai restauri con altre tipologie di materiali come il cementizio a base fittile o gli inserti litici o marmorei e al risarcimento integrale, ossia la creazione di una nuova superficie. La tipologia più documentata è la prima a tessitura monocromatica e con estensione limitata. Lacune più o meno estese possono essere risarcite con inserti litici/marmorei o in cotto o in cocciopesto. In molti casi è attestata la ricostruzione del tessuto musivo che cerca di imitare la decorazione preesistente. Le pavimentazioni di età augustea, numericamente molto consistenti, sono mantenute in uso per lunghi periodi perché di pregio nell’esecuzione tecnica e quindi più durevoli nel tempo. Gli autori passano poi ad esaminare il restauro antico costituito da quattro ricostruzioni nella domus sotto il Palazzo di Teodorico a Ravenna.
classement
pays - classementItalie
mot matière
personne citée<non spécifié>
index géographique
pièce jointe<non spécifié>
commentairep. 515-522, 8 ill. n.b.
Éditeur : Tivoli, Scripta Manent Edizioni
Colloque : 2011, Teramo
publié dans le bulletin2013-23