Vivere all'Aventino : l'evoluzione dell'edilizia abitativa unifamiliare del colle dal I al IV secolo d.C.
Identifiant AIEMA | 23-1390 |
---|---|
auteur du texte | QUARANTA Paola |
publication collective | Marmoribus Vestita : miscellanea in onore di Federico Guidobaldi |
ISBN | 978-88-85991-53-8 |
liens | <non spécifié> |
tomaison | |
pagination | p. 1133-1152 |
nombre d’illustrations | |
langue du texte | italien |
traduit de | <non spécifié> |
langue du résumé (si présent) | <non spécifié> |
renvoi BullAIEMA | <non spécifié> |
résumé de l'AIEMA | :
Nell'ambito di una disamina del processo evolutivo dell'edilizia abitativa del colle Aventino dall'età tardorepubblicana all'epoca tardoantica, si prendono in esame ritrovamenti di pavimenti musivi e in opus sectile. Nell'area centrale del colle, si segnalano lacerti pavimentali in signino appartenenti ad una domus di epoca repubblicana; alla stessa epoca sembrerebbero riferirsi i resti di una domus venuti alla luce, in via di Sant'Alessio, dove si rinvennero strutture murarie ed un pavimento musivo con intarsi marmorei con soglia d'ingresso decorata da un mosaico con motivo a meandro. All'incrocio tra via Marcella e via di San Giosafat si rinvenne un piano pavimentale con due motivi decorativi in cementizio con inserti di tessere musive, separati da una soglia musiva con motivo a meandro, datati intorno al II secolo a.C. In via di San Giosafat, nella proprietà dei Padri Cistercensi si rinvenne un pavimento in cocciopesto con inserti di marmo ed uno in cocciopesto rosso con tessere bianche disposte a losanghe. La domus Pactumeiorum rinvenuta nel chiostro occidentale del monastero di Sant'Anselmo ha restituito pavimenti musivi in bianco con intarsi marmorei policromi ed un'ampia sala quadrangolare, databile al IV secolo d.C., decorata con sectilia parietali e pavimento in opus sectile a grande modulo quadrato reticolare complesso, con al centro una rota marmorea di 2,5 m ca. Ad una fase tardorepubblicana si riconduce la domus di Largo Arrigo VII, sottostante il Villino Bellezza, cui sembrano riferirsi alcuni tappeti musivi, a fondo nero con inserti marmorei, rinvenuti nei paraggi. Alla prima età imperiale si datano i pavimenti musivi in bianco con cornici di tessere nere rinvenuti in via S. Domenico; sulla stessa via venne alla luce un tappeto musivo in bianco e nero con motivo a stuoia facente parte di un complesso edilizio con fasi di vita dall'età tardorepubbicana al II secolo d.C. Al di sotto della chiesa di Santa Prisca, nella sua fase di XII secolo, sono noti i resti di un ambiente, affacciato su un atrio appartenuto ad una domus, pavimentato in opus sectile a modulo quadrato, ed accanto ad esso un vano con pavimentazione musiva in bianco con crocette. In via Marcella, al di sotto del piano seminterrato di un villino moderno, sono accessibili sei ambienti con pavimenti musivi in bianco e nero con svastiche e rosette. In prossimità dell'angolo tra via Marcella e piazza del Tempio di Diana si segnalano ambienti in laterizio con pavimenti in opus sectile, e sempre in opus sectile i pavimenti noti dietro l'abside di S. Sabina. |
classement | |
pays - classement | Italie |
mot matière |
|
personne citée | <non spécifié> |
index géographique |
|
pièce jointe | <non spécifié> |
commentaire | vol. II, p. 1133-1152, 6 ill. n.b. Éditeur : Cité du Vatican, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana Collection : Studi di antichità cristiana |
publié dans le bulletin | 2013-23 |