Scoperta di una villa romana sul litorale di Formia (Latina)
Identifiant AIEMA | 22-1438 |
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auteur du texte | CASSIERI Nicoletta ; PIRRONE A. |
publication collective | Lazio e Sabina. Atti del Convegno. Sesto Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina (Roma, 4-6 marzo 2009) |
liens | <non spécifié> |
tomaison | |
pagination | p. 327-335 |
nombre d’illustrations | |
langue du texte | italien |
traduit de | <non spécifié> |
langue du résumé (si présent) | <non spécifié> |
renvoi BullAIEMA | <non spécifié> |
résumé de l'AIEMA | :
Recenti indagini archeologiche effettuate al di sotto delle moderne strutture dell’ex hotel Ariston lungo via C. Colombo hanno condotto al reperimento di un edificio residenziale la cui prima fase di vita, inquadrabile nei primi decenni del I sec. a.C., è caratterizzata da ambienti con murature in opera incerta recanti tracce di decorazione pittorica e rivestimenti in cementizio a base fittile decorato con motivi geometrici. Una seconda fase edilizia, databile nella tarda età augustea, prevede una ristrutturazione generale delle stanze, la creazione di strutture in opera reticolata di modesta fattura, una ridipintura delle pareti e del soffitto e l’allestimento di nuovi piani pavimentali in tessellato ed in opus sectile. Numerose sono le pavimentazioni segnalate nell’articolo, elencate qui di seguito: l’ambiente B è pavimentato da un tessellato monocromo bianco inquadrato da fasce di bordura in colore contrastante (II fase) ; l’ambiente D ospita un cementizio a base fittile con inserti lapidei policromi e tessere distribuiti in maniera disomogenea sulla superficie, pertinente alla I fase edilizia. In un momento successivo il rivestimento fu defunzionalizzato da un opus sectile a piccolo modulo con rettangoli in ardesia e listellature in palombino, definito da lastre di marmo bianco. Il pavimento è connesso a sud ad un tessellato parzialmente conservato che si compone di una fascia più esterna campita da un cespo di acanto da cui fuoriescono girali vegetali ed un elemento campaniforme, in posizione centrale, e da ciuffi di foglie acantiformi dai quali si dipartono ulteriori girali vegetali disposti presso gli angoli. Una seconda fascia è occupata da una coppia di sinusoidi caricate da rosette a croci ed è seguita da uno spazio centrale decorato, in corrispondenza degli angoli, da rosette a croci che definiscono una sorta di corolla vegetalizzata da cui si diparte un candelabro che sorregge un kantharos o un cratere con piede conico. L’ambiente E conserva un rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di crocette (I fase) ; l’ambiente F è rivestito da un cementizio a base fittile con inserti lapidei policromi e tessere bianche e nere disposte in maniera irregolare, con soglia in cementizio della cui decorazione originaria rimane unicamente una linea semplice dentata e bicroma (I fase). Presso l’ambiente G si conserva un cementizio che prosegue all’interno del limitrofo vano F, dove è successivamente obliterato da un pavimento marmoreo costituito da lastre di forma e dimensioni differenti. Infine, l’ambiente H è rivestito da un cementizio a base fittile ornato da un reticolato romboidale disegnato da linee punteggiate di tessere nere (I fase). |
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pays - classement | Italie |
mot matière |
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personne citée | <non spécifié> |
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pièce jointe | <non spécifié> |
commentaire | p. 327-335 Éditeur : Rome, Quasar Colloque : 2009, Rome |
publié dans le bulletin | 2011-22 |