Rileggere Pompei, 2. L'insula 13 della Regio VI
Identifiant AIEMA | 23-1290 |
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auteur du texte | VERZÁR-BASS Monika |
liens | <non spécifié> |
ville et éditeur | Rome : L'Erma di Bretschneider |
collection | Studi della Sorpintendenza archeologica di Pompei, 30 |
année de publication | 2009 |
nombre de volumes | |
pagination | 556 p. |
nombre d’illustrations | |
langue | italien |
traduit de | <non spécifié> |
langue du résumé (si présent) | <non spécifié> |
renvoi BullAIEMA | <non spécifié> |
résumé de l'AIEMA | :
La Casa del Gruppo dei Vasi di Vetro (VI, 13, 2) presenta due pavimentazioni in cementizio [lavapesta] (fauci) e tre in cementizio a base fittile, delle quali una senza inserti (ala), una con inserti marmorei (triclinio), l’ultima con emblema in tessellato geometrico bicromo, tutte databili alla prima età imperiale.
Alla Casa di M. Terentius Eudoxus o del Forno di Ferro (VI, 13, 6) appartengono un rivestimento pavimentale in cementizio (lavapesta con punteggiato di tessere bianche) da una delle alae (età postsismica), due in cementizio a base fittile (fauci, atrio), uno con scaglie policrome (cubicolo), tre con inserti di tessere bianche formanti decorazione geometrica (reticolo romboidale dalla cella atriensis, squame, meandri e punteggiato dall’ambiente 4, meandri dal triclinio), tutti databili nella fase del I stile.
La Casa VI, 13, 10-11 si caratterizza per la presenza di due pavimentazioni in cementizio a base fittile con punteggiato irregolare di tessere bianche (triclinio, cucina), di età giulioclaudia, e di una senza inserti (latrina) d’età postsismica.
Nella Casa di Sextus Pompeius Axiochus (VI, 13, 19) gli ambienti q e t sono pavimentati in cementizio a base fittile senza inserti, l’atrio e il tablino p in cementizio (rispettivamente lavapesta e scaglie di travertino) con inserti policromi, le fauci, l’ambiente di servizio c, il tablino e il triclinio h in cementizio a base fittile con inserti litici (policromi nel triclinio r), le alae f-K e i cubicoli g-i con inserti di tessere bianche e nere formanti decorazioni geometriche (reticolato romboidale, punteggiato di crocette, quadrati e meandri), la latrina in commessi laterizi (bipedali). In una fase successiva i pavimenti dell’atrio e del tablino furono sostituiti da cementizi a base fittile, come una porzione davanti alla facciata della domus, che ha obliterato l’acciottolato del marciapiede.
Alla fase di fine II-inizi I sec. a. C. della Casa VI, 13, 13 risalgono i pavimenti in cementizio a base fittile con inserti di tessere del vestibolo, in cementizio (lavapesta) dell’atrio, del peristilio, dell’ambiente p e della cucina e in commessi laterizi (bipedali) del vano scala t. Alla successiva fase d’età tardorepubblicana (terzo quarto del I sec. a.C.) sono databili il cementizio (travertinopesto) del triclinio, quelli a base fittile delle alae g-k e del cubicolo h, il tessellato monocromo del tablino, quello bicromo con decorazione a pale di mulino e la soglia policroma con decorazione geometrico-vegetalizzata delle fauci, il tessellato geometrico bicromo dei cubicoli e-f e della soglia del tablino (quello del cubicolo h presenta una fascia di bordura in cementizio a base fittile), il tessellato policromo con decorazione a rosetta dell’œcus.
La Casa VI, 13, 16-17 si caratterizza per la presenza di pavimenti in cementizio (lavapesta) con scaglie marmoree policrome nei cubicoli d-e, in cementizio a base fittile con emblema in opus sectile (I sec. a.C.-I sec. d.C.) nel triclinio i, in tessellato bicromo con inserti di tessere e di scaglie marmoree policrome nel cubicolo g, dotato anche di una soglia bicroma e di un’alcova in cementizio a base fittile (I sec. a.C.). In età giulio-claudia al rivestimento viene aggiunto un emblema in sectile con motivi Q2-Q3. |
compte rendu | <non spécifié> |
classement | |
pays - classement | Italie |
mot matière |
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personne citée | <non spécifié> |
index géographique |
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commentaire | 556 p., ill. n.b. et coul., 146 pl. h. t. |
publié dans le bulletin | 2013-23 |